Negli scorsi mesi abbiamo purtroppo dato risalto ai numerosi casi di bambini che, in tutto il mondo, perdono tragicamente la vita perché dimenticati in auto sotto il sole, vittime del colpo di calore. Ma questo non è l’unico rischio che i più piccoli corrono se vengono dimenticati o lasciati soli in auto.
Ce lo ricorda in modo brutale una news di pochi giorni fa: lunedì 26 ottobre a Merced, in California, una Toyota Corolla è stata rubata, ma non si è trattato di un furto come tanti. A bordo del veicolo, infatti, c’era la piccola Jessie, 3 anni, lasciata in auto dal padre che stava svolgendo una veloce commissione.
Per fortuna l’auto, il ladro e soprattutto la bambina sono stati rintracciati il giorno dopo, 27 ottobre, a Chowchilla, una località non distante da Merced. Jessie stava bene ed è stata subito restituita ai suoi genitori, mentre per il ladro si sono inevitabilmente aperte le porte della prigione con accuse rese molto più pesanti dalla presenza della bambina sull’auto rubata. Qui il link ad un articolo in inglese con gli approfondimenti.
Tutto è bene quel che finisce bene? Non proprio, perché episodi come questo non sono rari. Ce lo ricorda anche il sito kidsandcars– un portale interamente dedicato alla sicurezza dei bambini in auto – che cita decine di casi analoghi e ricorda l’importanza di non abbandonare o dimenticare mai un piccolo passeggero a bordo di un’auto, nemmeno per pochi secondi.
Ecco perché un sistema anti abbandono come Tippy Pad può davvero fare la differenza: se l’adulto si allontana di pochi metri dall’auto lasciando il bimbo a bordo, l’allarme sullo smartphone lo riporta subito indietro e garantisce la sicurezza del piccolo. Non dimentichiamo, infatti, che spesso il genitore non lascia volontariamente il piccolo sull’auto, ma è vittima di quella che la scienza chiama amnesia dissociativa, un disturbo che può colpire chiunque, soprattutto in condizioni di fatica o forte stress.